Pro Loco Custoza

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Ossario

L’Ossario di Custoza si presenta come una torre di quasi 40 metri. Fu inaugurato da Umberto I il 24 giugno del 1879 per raccogliere le ossa dei soldati italiani e austriaci morti durante le Guerre d’indipendenza del 1848, e del 1866.
Fortemente voluto dal suo promotore don Gaetano Pivatelli (1832-1900) parroco del paese che aveva voluto un luogo degno di accogliere i resti mortali dei caduti delle due battaglie.

Al fine di approntarne il progetto nel 1878 fu indetto un Concorso Nazionale, cui parteciparono 82 concorrenti. Il lavoro venne infine commissionato a Giacomo Franco, architetto di Verona, e l’opera fu inaugurata esattamente venti anni dopo la battaglia di Solferino e San Martino.

Nella cripta sottostante l’altare del tempio al suo interno furono poste innumerevoli ossa dei caduti delle due guerre. In particolare i crani dei soldati, disposti su balaustre lignee senza alcuna protezione sia sui muri perimetrali che attorno alla struttura centrale dell’ossario lasciano vedere con mesta chiarezza le modalità con cui vennero uccisi. Le ferite alla testa parlano chiaro: fori di entrata e di uscita, colpi penetranti di baionetta, palle di cannone che hanno sventrato la scatola cranica e residui di ossa facciali dovuti ad impatti diretti con palle di cannone di grosso diametro. La vista di questi orrori incute rispetto e silenzio nella contemplazione e nel pensiero che ognuno di quei crani apparteneva a soldati, perlopiù giovani, periti per difendere un ideale antico degli stati che allora erano belligeranti.
Quello che emerge dal terreno è di fatto scomponibile in due parti: la base è un piccolo tempio a base ottagonale, sopra vi è un enorme obelisco al cui interno passa la scala che percorre i 38 metri fino alla cima. La torre ospita una loggia protetta da una balaustra di marmo.

Meta di frequenti gite scolastiche. La struttura non è accessibile alle persone disabili.

Fonte: Wikipedia